L’Italia è uno stivale?
No. Non è uno stivale, anche se a forza di credere che gli assomiglia, a volte la chiamiamo così, lo Stivale. L’Italia è territorio, lingua, storia, monti, pianure, fiumi, laghi, città, paesi, montagne, palazzi, strade, spiagge e tanto tanto mare. L’Italia è istituzioni, governo, personaggi storici, scienziati e scienziate, poeti e poetesse naviganti. L’Italia è i suoi cittadini e le sue cittadine, dovunque essi siano. L’Italia è un PIL, è uno degli stati fondatori dell’Unione Europea, l’Italia è tutte le imprese che producono ricchezza, ed è infiniti tipologie di sapori, vini, frutta, verdure, formaggi. L’Italia accoglie un’immensa varietà di specie vegetali e animali. E’ luce, colori pazzeschi, sorprese. L’Italia è un paese con una grande storia e con più ricchezza in arte di qualsiasi altro luogo al mondo.
L’italia è una bandiera?
La bandiera italiana è il simbolo della nazione. Riflettere sulla bandiera ha a che fare con l’orgoglio, ma anche con le difficoltà e le insoddisfazioni che a volte si provano nel sentirsi italiani. Soprattutto ha a che fare col fatto che, volenti o nolenti, quel simbolo ci lega, ci resta, ci appartiene, gli apparteniamo.
L’Italia è l’italiano?
Un territorio, una comunità politica e sociale che si riconosca in dei valori fondativi, una lingua comune. Soprattutto per chi è all’estero, in un altro territorio, convivendo con cittadini che si riconoscono in un altra comunità storica e politica, il lagame linguistico con il proprio paese d’orgine è importante. Tutti quelli che hanno figli o nipoti che stanno dimenticando la lingua madre lo raccontano, in qualche modo sentono che quell’abbandono rappresenta il grande passo attraverso cui la propria discendenza sta trasformando i propri vissuti di appartenenza. Però poi ci sono i recuperi, le generazioni successive ricominciano a studiare l’italiano, magari passano i decenni e poi tornano a trovare i parenti nei paesi d’origine.
Essere un italiano all’estero significa vivere una condizione estremamente complessa.
Ora che la tecnologia e lavorare in videochiamata è divenuta prassi condivisa dai professionisti psicologi e psicoterapeuti italiani è più semplice richiedere una consulenza, un supporto o una psicoterapia anche interamente online nella propria lingua madre.
Link:
Radio 3 – Expat – Storie di Italiani nel mondo